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Con la chirurgia implantare è possibile dare una sicura e garantita alternativa alle protesi mobili.
Con un intervento indolore si può procede a sostituire la radice del dente naturale con una vite in titanio biocompatibile (impianto dentale) inserita nell’osso dove prima erano presenti i denti naturali.
La vite, che può durare anche per tutta la vita, è in grado di mantenere uno o più elementi ed è la soluzione più avanzata per sostituire uno o più denti mancanti.
La chirurgia impiantare oggi è una terapia sicura che garantisce percentuali di successo che superano il 95% e raggiungono anche il 99% con l’utilizzo della più avanzate tecnologie come XGUIDE.
Ancor di più, con l’implantologia a carico immediato, si possono far riavere i denti fissi ai nostri pazienti in meno di 24 ore, ovvero denti immediatamente posizionati sugli impianti dentali in modo fisso e soprattutto garantiti per anni.

Cos’è la Parodontite e quanto è diffusa? 
La Parodontite (definita in passato piorrea) è una patologia infiammatoria cronica che colpisce i tessuti di supporto del dente (gengiva e osso) e che se non trattata può deteminare la perdita degli elementi dentari, con un rilevante impatto funzionale ed estetico, compromettendo la funzione masticatoria e condizionando la vita di relazione.
La Parodontite, se non intercettata e diagnosticata in tempo, comporta, negli stadi finali, la perdita degli elementi dentari con un rilevante impatto funzionale ed estetico, compromettendo la funzione masticatoria e condizionando la vita di relazione.
Questa malattia può insorgere a qualunque età, dai bambini agli adulti.  Colpisce circa il 60% della popolazione con un’incidenza maggiore nei soggetti adulti oltre i 40 anni.
Grave è il fatto che solo una minima parte della vasta percentuale di popolazione che soffre di malattia parodontale ne è a conoscenza; la restante parte spesso ne ignora i sintomi o non è in grado di identificarli.

Quali sono le cause della Parodontite?
La causa principale della malattia parodontale è una disbiosi del biofilm batterico, la presenza cioè di una comunità specifica di batteri che, se non rimossi quotidianamente, agiscono in maniera sinergica all’interno della bocca, proliferando sotto forma di placca o tartaro (placca calcificata), e determinando un’infiammazione gengivale e infine una distruzione dei tessuti di sostegno del dente. La presenza dei batteri non è però sufficiente ad innescare la malattia; fondamentale è infatti la presenza di una suscettibilità genetica che rende l’individuo più predisposto a soffrirne a causa dell’alterata risposta infiammatoria.
Esistono anche altri fattori oltre la placca e la suscettibilità genetica che influenzano negativamente l’insorgenza e la progressione della Parodontite. Tra questi, il principale è il fumo, che incide negativamente sia nel determinare la complessità della malattia, sia nell’esito della terapia (qualora non venga ridotto ad un massimo di 10 sigarette al giorno, se non addirittura eliminato).
Numerosi studi clinici e sperimentali hanno poi evidenziato come la Parodontite possa aumentare l’infiammazione anche a livello sistemico,  contribuendo allo sviluppo di altre malattie croniche come ad esempio il diabete o le malattie cardiovascolari.
Tra i principali sintomi della parodontite troviamo gonfiore, dolore e sanguinamento gengivale.

A questi possono associarsi anche: alitosi, ascessi, migrazione e mobilità dei denti, recessioni gengivali.
Dunque la presenza anche di uno solo di questi sintomi clinici può rappresentare un campanello d’allarme ed essere motivo di maggiori accertamenti, come un semplice ‘screening parodontale’.

La Diagnosi della Parodontite:
La diagnosi di parodontite viene effettuata a partire da una raccolta anamnestica di informazioni riguardanti la vita del paziente, la sua storia, le sue abitudini e gli stili di vita, sulla base di un vero e proprio colloquio tra il paziente e il Parodontologo.
Si passa poi all’esame intraorale che consiste in un sondaggio parodontale: manovra clinica essenziale per una corretta diagnosi, effettuato tramite la sonda parodontale, strumento millimetrato, standardizzato e minimamente invasivo che permette, inserita nello spazio esistente tra dente e gengiva, di misurare la profondità del solco gengivale (tasca parodontale). Se necessario, possono essere effettuate delle radiografie endorali localizzate per visionare lo stato dei tessuti profondi che supportano i denti (osso). La Parodontite è inoltre, al pari dei tumori, classificabile con uno Stadio e un Grado, che rispettivamente rappresentano  la severità e il rischio di progressione della patologia.

Come curare la Parodontite:
Dal 2020 sono state emanate dalla Federazione Europea di Parodontologia delle Linee Guida ufficiali per il trattamento della Parodontite, dalle formi più lievi a quelle più avanzate.
La prima fase della Terapia è quella NON-chirurgica, che mira ad ottenere un buon controllo di placca domiciliare da parte del paziente, mediante manovre di igiene orale personalizzate in tecnica e strumenti, e alla rimozione della placca e del tartaro sopragengivale. Una volta raggiunto un controllo domiciliare soddisfacente, si procede con la strumentazione sottogengivale tramite la quale, utilizzando strumenti meccanici e manuali, si rimuovono tutti i depositi di placca e tartaro dalle radici dei denti. A 3 mesi da questa fase, si effettua una prima Rivalutazione, per controllare i risultati ottenuti. Se è necessario, qualora permanessero ancora delle tasche parodontali, si procede con una fase ‘correttiva’, chirurgica.

Le Faccette Dentali sono la soluzione semplice e non invasiva per chi vuole ritrovare il piacere di sorridere in pochissimo tempo con un trattamento estetico personalizzato e duraturo nel tempo.
Progettiamo e realizziamo internamente con tecnologie innovative di precisione faccette interamente in ceramica estetica ultrasottile e ultraresistente.

Con il termine “Conservativa” si identifica quella branca dell’odontoiatria che si occupa di curare (“conservare”) quei denti colpiti dalla carie o da frattura. In tal caso per recuperare il dente ci sarà bisogno anche di una terapia canalare o devitalizzazione, trattamenti appartenenti alla branca dell’endodonzia.
L’Endodonzia si occupa della terapia dell’endodonto, ovvero della camera pulpare e dei canali radicolari che contengono la polpa dentaria (nervo).
Mediante la terapia endodontica, la camera pulpare ed i canali radicolari vengono svuotati, sagomati, detersi, disinfettati ed infine otturati.
E’ una terapia necessaria in presenza di una pulpite acuta, del granuloma, dell’ascesso o quando il dente per motivi protesici deve essere rimpicciolito a tal punto compromettere la vitalità del tessuto pulpare.

La terapia ortodontica consente di trattare tutte le tipologie di malocclusione.
Problematiche che non sono solo di livello estetico ma che possono generare anche disturbi come mal di testa, carie e tartaro, parodontite, ascessi, difficoltà di masticazione o articolazione delle parole, acufeni o vertigini e persino mal di schiena nei casi più gravi.

Il Centro D’Ambrosio Institute offre molteplici trattamenti per la terapia ortodontica, dal classico apparecchio fisso o mobile fino alle piu moderne tecnologie di ortodonzia invisibile Invisalign.

La terapia ortodontica prevede controlli periodici, generalmente mensili e consente di trattare tutte le tipologie di malocclusione e si adatta ai pazienti di ogni età.
Le terapie sono certificate per i pazienti di ogni età.

A seconda dell’età d’intervento e della tipologia di malocclusione scheletrica o dentaria sono possibili diverse tipologie di trattamento ortodontico:

• Nel bambino in età precoce (già a 6 anni in coincidenza con l’eruzione del primo dente permanente è consigliabile una prima valutazione ortodontica) si parlerà principalmente di ortodonzia intercettiva che avrà la finalità di rimuovere i fattori responsabili delle malocclusioni dentarie e promuovere il corretto sviluppo delle ossa mascellari oltre che a favorire l’eruzione dentaria.

  

• Nel paziente adolescente si presterà particolare attenzione all’armonizzazione delle basi scheletriche concentrando l’eventuale terapia ortopedica dei mascellari nel momento del picco di crescita osseo adolescenziale. A seconda poi dello stato della permuta dentaria si provvederà poi all’utilizzo di apparecchiature di tipo fisso tradizionale volte all’allineamento dentario. Questo viene effettuato applicando forze controllate per mezzo di attacchi (in metallo o in ceramica) e fili ortodontici, bande, archi ed altre apparecchiature fisse o rimovibili (mascherine trasparenti).

  

  

Presso il Centro D’AMBROSIO INSTITUTE viene utilizzato un importante e innovativo metodo di igiene orale professionale GUIDED BIOFILM THERAPY, in breve GBT.
Niente più dolore e paura: studiata per garantire un’ineguagliata sensazione di comfort, la GBT è una pura esperienza di benessere.
Oltre all’igiene puoi rendere i tuoi denti più bianchi e splendenti con lo sbiancamento dentale.
Purtroppo, col tempo, i denti assorbono pigmenti dal cibo, dalle bevande, dai collutori e dal fumo, alterandone la luminosità e facendoli apparire più gialli.
Lo sbiancamento dentale è un trattamento odontoiatrico estetico che consente di riportare un colore bianco più naturale alla bellezza dei nostri denti migliorando di conseguenza il sorriso.

La medicina estetica è finalizzata a migliorare il benessere psicofisico della persona, attraverso interventi non invasivi tesi a risolvere un unestetismo estetico.
L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha recentemente esteso il concetto di salute, definendola come il completo benessere psicofisico della persona, riconoscendo quindi anche l’importanza della medicina estetica per il raggiungimento della piena accettazione del proprio aspetto fisico.